Trafunshof vacanza in agriturismo un po' di storia
Trafunshof a San Costantino
Il maso Trafuns fu nominato per la prima volta nel 1526. Il nome Trafuns deriva dal romano ENTRA FONTES e vuol dire tra i sorgenti, ruscelli. E come il nome lo presta, il maso si trova proprio tra due sorgenti o come diciamo noi in dialetto tra due Seabl-Quellen.
All’epoca si tenevano mucche di razza grigia alpina, buoi e maiali. Al maso apparteneva circa due ettari di campi, prati e boschi. I prati a San Costantino (pendii ripidi dove oggi pascolano le pecore) e parte dell’attuale campeggio venivano falciati, nei campi migliori si coltivavano le patate e tutte le attività venivano svolte a mano. Per integrare i magri introiti Maria iniziò ad affittare camere agli ospiti sin dagli anni 50.
Il Trafunshof, che nel 1997 fu spostato pin un'altro posto, consiste oggi di un due edifici (casa padronale e fienile), 13 ettari di prato e pascolo, due fienili sull’alpeggio e circa due ettari di bosco. Il maso si trova a circa 900 m sul livello del mare. Il maso Trafuns è un cosìdetto “maso chiuso” che vuol dire che non può essere suddiviso in parti e può essere ereditato solo intero. Vale a dire con tutti i prati, bosco ed eventuali edifici aggregati. Dal 2015 abbiamo ampliato la nostra attività e offriamo appartamenti in affitto per ospiti in agriturismo.
Nonno Josef e nonna Greti vivono ancora al maso e si godono il meritato riposo. Josef gira per il nostro meraviglioso territorio con la sua bicicletta elettrica. Pomeriggio lo si trova al bar a giocare a Watten, un gioco con le carte tipico dell’Alto Adige. Nonna Greti invece segue ancora la cucina e il giardino e si coccola figli e nipoti. Al maso vivono anche Iwan e Alexandra, i Vostri padroni di casa, con il cane da guardia Luna e gli altri animali.
Sviluppo e coltivazione sostenibile e la protezione degli animali e vegetali ci stanno a cuore. Di conservare e di curare codesto il nostro obbietivo.
Robusta, bella e unica: la razza ovina del Tirolo
Protezione delle specie animali e vegetali
Noi siamo convinti della necessità di tutelare la diversità. Cercando una razza adatta al nostro maso e alle nostre zone abbiamo imparato a conoscere la pecora della roccia tirolese, la più antica razza ovina del Tirolo, considerata oggi in pericolo di estinzione. In futuro puntiamo ad allevare anche la razza bovina Pustertaler e i polli Vecchia Stiria.
Preservare le specie per noi significa contribuire a salvare i beni culturali. La varietà di piante coltivate si è sviluppata nel corso dei millenni grazie all’interazione tra l’essere umano e il regno vegetale. La diversità delle piante utilizzate in agricoltura non serve dunque solo come risorsa biologica o genetica, rappresenta anche un valore culturale che merita di essere salvaguardato.
I nostri meli sono delle varietà Rosa di Caldaro, Gravensteiner e Jonagold. Il pero è della varietà Gute Luise. Tutte tre le varietà di mele non sono più coltivate in maniera intensiva.
Il maso edificato e arredato secondo i principi della bioedilizia
Il Trafunshof venne riedificato su modello di un tipico maso contadino di Fiè e, un anno dopo, la famiglia poté trasferirsi nella nuova casa. Il nuovo maso è costruito secondo i principi della bioedilizia e mantiene intatte tutte le affascinanti caratteristiche costruttive tipiche dei masi altoatesini di queste zone.
L’edificio venne eretto utilizzando materiali naturali di provenienza locale, secondo la tradizione e l’esempio di molte generazioni precedenti, nonché nel rispetto dei principi cardine a cui la nostra famiglia è sempre rimasta fedele: l’amore per la natura, il rispetto per l’ambiente e la salvaguardia delle antiche tradizioni. Il tutto combinato ad arte con un moderno comfort abitativo.